Nilo Riva
Sono nato a Varese, ho 46 anni, sono sposato e papà di 3 figli, due ragazze di 12 e 9 anni ed un bimbo di 6 anni. Il contatto quotidiano con i malati e le loro famiglie e la voglia di trovare nuove soluzioni a problemi non compresi o risolti mi ha portato diventare ricercatore e a sviluppare un crescente interesse per il mondo della ricerca. Questo mi ha anche permesso di partecipare ad una comunità scientifica vivace ed inclusiva rendendo la quotidianità del lavoro stimolante e creativa, permettendomi di lavorare in gruppo e di mantenermi sempre aggiornato sui nuovi sviluppi di conoscenza nell’ambito delle neuroscienze.
Il mio sogno nel cassetto è contribuire a rendere fruibili le nuove conoscenze delle neuroscienze di base per tutti i pazienti. Di loro mi colpisce e ammiro la voglia di conoscere, vivere e la resilienza nell’affrontare le difficoltà e sfide della vita quotidiana.
Il mio percorso di studi mi ha portato a compiere una prima esperienza all’estero (OU Neurologia/ Neurochirurgia di Accra, Ghana), effettuata durante il periodo universitario ,in cui ho avuto modo di sviluppare la mia maturazione clinica nell’ambito nei principali poli clinici e di ricerca di Milano, quali l’Unità di Neuropatologia Sperimentale dell’Istituto di Neurologia Sperimentale San Raffaele di Milano, l’Istituto Mario Negri di Milano, fino alla mia attuale collocazione lavorativa presso l’Istituto Neurologico Carlo Besta di Milano.
Il mio modello di riferimento è la figura del Physician Scientist, in grado cioè di poter coniugare la ricerca di base con la ricerca fatta al letto del malato, creando ponti di dialogo tra questi due affascinanti ambiti di ricerca e creare sinergie finalizzate a fare luce sui meccanismi ancora ignoti di malattia.
Nel corso della mia vita ho avuto la fortuna di incontrare diverse persone che hanno profondamente e diversamente influenzato le mie attività cliniche e di ricerca. Tra queste, è per me molto importante la presenza nel team del progetto ‘IDEALS’ di Angelo Quattrini, che ha sempre condiviso fin dal mio PhD la passione per la neuropatologia ed il Dott Dario Bonanomi, neurobiologo dello sviluppo con il quale condivido curiosità e passione per le neuroscienze
Perché studio la SLA? Noi medici, così come i pazienti, siamo alla continua ricerca di nuove risposte per raggiungere un approccio più individualizzato per le persone affette da SLA e per identificare nuove strategie terapeutiche per questa malattia.
Con lo studio IDEALS, finanziato da AriSLA, ci propiniamo due obiettivi principali: il primo è di contribuire ad una migliore comprensione dei meccanismi di danno assonale che avvengono all’interno del sistema nervoso periferico dei pazienti affetti da SLA; alla luce di questi dati, cercheremo di individuare nuovi biomarcatori, utili per le fasi di diagnosi e monitoraggio dei pazienti.
Grazie al finanziamento di AriSLA avremo l’opportunità di incrementare le nostre conoscenze su temi di grande attualità nel panorama delle malattie del motoneurone; molti altri quesiti scientifici rimarranno tuttavia ancora aperti e sarà proprio grazie ai dati generati durante lo studio IDEALS che potremo essere credibili per ottenere ulteriori fondi per ulteriormente rispondere ai nuovi interrogativi ai quali ci troveremo di fronte.
Quando posso farlo, mi piace viaggiare, leggere e giocare con i miei figli. Attività tutte che mi permettono di ritornare arricchito di un nuovo punto di vista ai quesiti scientifici ai quali spesso in prima battuta non sono riuscito a dare riposta. (data pubblicazione 16/04/2024)