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OligoALS – Nuove strategie per rimuovere gli aggregati proteici nella SLA
PRINCIPAL INVESTIGATOR
Maria Teresa Carrì, Fondazione Santa Lucia IRCCS, Roma
VALORE
160.000 euro
DURATA
30 mesi
AMBITO DI RICERCA
Ricerca di base
BACKGROUND
Nella Sclerosi Laterale Amiotrofica (SLA), come in altre malattie neurologiche, non è ancora chiaro se i grandi aggregati proteici abbiano proprietà tossiche e svolgano un ruolo centrale nell’esordio e nella progressione della SLA, o se rappresentino piuttosto una risposta difensiva volta a proteggere le cellule da specie oligomeriche molto più tossiche. La formazione di aggregati proteici può essere anche causa di sequestro e delocalizzazione di proteine cruciali, con lo sviluppo di un meccanismo di tossicità neuronale legato a perdita di funzione.
Il gruppo di ricerca ha dimostrato che la rimozione degli oligomeri della proteina SOD1 mutata in colture di cellule motoneuronali è possibile attraverso la modulazione del rapporto tra glutatione ridotto e ossidato.
L’attuale assenza di terapie efficaci nella SLA rende evidente la necessità di una maggiore conoscenza di base per individuare marcatori precoci di malattia e indirizzare la ricerca verso queste molecole per un possibile trattamento. In questo contesto, la comprensione del meccanismo di formazione degli oligomeri proteici e dei grandi aggregati, e dell’eventuale utilità della loro rimozione, è cruciale per l’individuazione di nuovi trattamenti.
OBIETTIVI
Definire meglio i passaggi del processo di aggregazione, delocalizzazione e tossicità di queste inclusioni citoplasmatiche e analizzare con diversi approcci se la rimozione di aggregati attraverso il processo di modulazione dello stato di riduzione dei gruppi tiolici sia fattibile e vantaggiosa in modelli cellulari che esprimono queste proteine mutate.