MLOpathy – Studio dei meccanismi implicati nel ripristino della funzionalità dei processi di risposta allo stress e nell’aggregazione di organelli cellulari nella SLA

MLOpathy – Studio dei meccanismi implicati nel ripristino della funzionalità dei processi di risposta allo stress e nell’aggregazione di organelli cellulari nella SLA

PRINCIPAL INVESTIGATOR

Serena Carra, Dipartimento di Scienze Biomediche, Metaboliche e Neuroscienze, Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, Modena

PARTNER

Angelo Poletti, Dipartimento di Scienze Farmacologiche e Biomolecolari, Università degli Studi di Milano
Orietta Pansarasa, Fondazione Mondino Istituto Neurologico Nazionale IRCCS, Pavia

 

VALORE

240.000  euro

DURATA

36 mesi 

AMBITO DI RICERCA

Ricerca pre-clinica

BACKGROUND

Gli organelli nucleari senza membrana (MLO), il cui dinamico assemblaggio/disassemblaggio è essenziale per garantire risposte cellulari ed adattamento allo stress, sono vulnerabili alle alterazioni della struttura delle proteine coinvolte nell’insorgenza della SLA. Lo stesso meccanismo era stato dimostrato dal gruppo di ricerca sui granuli da stress, densi aggregati composti da RNA e proteine che si formano nel citoplasma delle cellule in condizioni di stress, in un precedente studio finanziato da AriSLA (GRANULOPHATY – Bando 2014). Inoltre, è stato evidenziato che alcune proteine chiamate chaperoni (proteine che prevengono l’aggregazione di proteine alterate) che mantengono il buon funzionamento dei granuli da stress agiscono anche su questi MLO nucleari.

OBIETTIVI

Il progetto ha studiato come piccoli organelli nucleari senza membrana, detti MLO, implicati nella risposta cellulare allo stress,
siano coinvolti nei meccanismi alla base della SLA, in particolare studiando come proteine alterate o mutate associate alla SLA siano in grado di convertire gli MLO nucleari in aggregati, come questo evento induca tossicità cellulare e come esso possa essere legato a disturbi del trasporto nucleare, tipici della malattia. Ha inoltre indagato se combinazioni di farmaci che ripristinano il corretto funzionamento dei granuli da stress siano in grado di proteggere anche gli MLO nucleari, promuovendo la vitalità cellulare, tramite l’utilizzo di cellule staminali pluripotenti indotte e cellule di pazienti con SLA.

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