EXOALS – L’utilizzo di esosomi derivati da cellule staminali mesenchimali come nuovo approccio terapeutico per la SLA

EXOALS – L’utilizzo di esosomi derivati da cellule staminali mesenchimali come nuovo approccio terapeutico per la SLA

PRINCIPAL INVESTIGATOR

Raffaella Mariotti, Dipartimento di Neuroscienze, Biomedicina e Movimento, Università degli Studi di Verona

VALORE

141.750 euro 

DURATA

30 mesi

AMBITO DI RICERCA

Ricerca di base

BACKGROUND

Le cellule staminali sono una terapia promettente in diverse malattie neurodegenerative, tra cui la SLA: ad esempio, le cellule staminali mesenchimali derivate da tessuto adiposo (ASC) stanno guadagnando sempre più interesse in quanto sono disponibili in grande quantità e consentono il trapianto autologo, ossia la reinfusione delle cellule nello stesso soggetto da cui sono state prelevate. Risultati preliminari del gruppo di ricerca hanno suggerito che la somministrazione di ASC possa avere un effetto benefico nel modello murino di SLA ritardando la perdita delle capacità motorie e la degenerazione dei neuroni motori. Questo effetto sembrerebbe mediato dal rilascio di vescicole extracellulari (esosomi) che contengono molecole che giocano un importante ruolo nella comunicazione tra le cellule.

OBIETTIVI

Il progetto ha studiato l’effetto neuroprotettivo degli esosomi isolati da ASC in modelli murini di SLA e ne ha valutato la localizzazione in seguito alla loro somministrazione in vivo, oltre che eventuali effetti collaterali. I risultati hanno dimostrato che gli esosomi derivati da ASC somministrati per via intravenosa o intranasale sono in grado di raggiungere le aree del cervello lesionate e che il trattamento con esosomi è in grado di rallentare la progressione della malattia nei modelli studiati.

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