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SCM-ALS – Il metabolismo del midollo spinale nella Sclerosi Laterale Amiotrofica
PRINCIPAL INVESTIGATOR
Gianmario Sambuceti, Dipartimento di Scienze della Salute (DISSAL), Università degli Studi di Genova
PARTNER
Anna Maria Massone, CNR Spin, Genova
Cecilia Marini, CNRIBFM – Istituto di Bioimmagini e Fisiologia Molecolare, Sezione di Genova
Gianluigi Mancardi, Università degli Studi di Genova e Istituti Clinici Scientifici Maugeri, Pavia e Genova Nervi
VALORE
328.135 euro
DURATA
31 mesi
AMBITO DI RICERCA
Ricerca clinica
BACKGROUND
La SLA è caratterizzata da perdita dei motoneuroni sia della corteccia motoria che del midollo spinale. Dal momento che l’attività sinaptica di questi neuroni è la principale fonte di consumo di glucosio del Sistema Nervoso, la Tomografia ad Emissione di Positroni (PET), con un tracciante che rileva il consumo di glucosio (il fluorodesossiglucosio o (FDG), può essere di aiuto per investigare le alterazioni metaboliche in questa e altre malattie degenerative.
Il progetto si è proposto di valutare per la prima volta il metabolismo del midollo spinale in 50 pazienti affetti da SLA. A tale scopo, è stato realizzato un nuovo software capace di riconoscere in modo automatico il canale spinale e individuare al suo interno il midollo spinale, partendo dalle immagini ottenute con PET e TAC (Tomografia Assiale Computerizzata).
OBIETTIVI
Dell’analisi è emerso che il midollo spinale dei pazienti SLA consuma più glucosio rispetto a quello che avviene nei soggetti sani e che questa differenza correla con le manifestazioni cliniche.
Un approccio analogo è stato utilizzato per isolare lo stesso dato nella corteccia cerebrale ed è sorprendentemente emerso che la corteccia cerebrale dei pazienti consuma meno glucosio rispetto ai soggetti sani.
Lo studio integrato di imaging del cervello e analisi delle informazioni metaboliche derivate dal midollo spinale potrebbe, dunque, aumentare il potenziale informativo della tecnica PET per comprendere i meccanismi alla base della progressione della SLA.